
Nell'ambito del National Environmental Methods Index (NEMI), è stato sviluppato il metodo SM 5540 C, che include un metodo di prova per la determinazione del tensioattivo (MBAS).
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I tensioattivi entrano nelle acque e nelle acque reflue principalmente attraverso lo scarico di rifiuti acquosi provenienti dal lavaggio domestico e industriale e da altri processi di pulizia. Un tensioattivo combina un forte gruppo idrofobo con un gruppo fortemente idrofilo in una singola molecola. Tali molecole tendono ad aggregarsi alle interfacce tra il mezzo acquoso ed altre fasi del sistema quali aria, liquidi oleosi e particelle, conferendo così proprietà quali schiumatura e sospensione di particelle.
I tensioattivi cationici sono meno di un decimo degli ionici e sono generalmente usati per disinfettare, ammorbidire i tessuti e vari scopi cosmetici piuttosto che per le loro proprietà detergenti. Agli attuali livelli di utilizzo di detersivo e acqua, il contenuto di tensioattivo delle acque reflue domestiche grezze è di circa 1-20 mg/l è nell'intervallo. La maggior parte dei tensioattivi delle acque reflue domestiche si dissolve in equilibrio con quantità proporzionali adsorbite alle particelle.
MBAS è l'abbreviazione di sostanze attive blu di metilene, che è un test di screening ampiamente utilizzato per determinare la presenza di tensioattivi anionici.
Nelle prove e analisi effettuate nel nostro istituto, che dispone di un'ampia gamma di attrezzature tecnologiche, personale formato ed esperto e applica i metodi più moderni, vengono rispettate le norme nazionali e internazionali e le normative legali in vigore. Tra i numerosi test eseguiti in questo ambito, vi sono anche i servizi di determinazione del tensioattivo (MBAS) (metodo SM 5540 C).
