
Lo standard “OECD 311 Biodegradabilità anaerobica dei composti organici nei fanghi digeriti: mediante misurazione della produzione di gas”, pubblicato nell’ambito delle linee guida OCSE sulla condotta aziendale responsabile per le imprese multinazionali (linee guida OCSE), descrive un metodo di screening per valutare la potenziale biodegradabilità anaerobica delle sostanze chimiche organiche in determinate condizioni.

I fanghi di digestato lavati contenenti basse concentrazioni di carbonio inorganico (fino a 10 mg/L) vengono diluiti circa dieci volte fino a una concentrazione di solidi totali compresa tra 1 g/L e 3 g/L e incubati con 20-100 mg C/L di sostanza in esame in contenitori chiusi a 35 °C ± 2 °C per un massimo di 60 giorni. L'attività dei fanghi viene misurata eseguendo controlli in bianco paralleli. Una sostanza di riferimento (fenolo, benzoato di sodio, polietilenglicole 400) viene testata in parallelo per controllare la procedura.
Vengono preparati almeno tre recipienti di prova per la sostanza in esame, i controlli in bianco, la sostanza di riferimento, i controlli di inibizione e le camere di controllo della pressione. Viene misurato l'aumento della pressione nello spazio di testa derivante dalla produzione di anidride carbonica e metano nei recipienti. Il carbonio inorganico viene misurato al termine del test. La quantità di carbonio (inorganico più metano) prodotta dalla biodegradazione della sostanza in esame viene calcolata in base alla produzione netta di gas e alla formazione netta di IC50 nella fase liquida, che superano i valori del controllo in bianco. La quantità di biodegradazione viene calcolata in base all'IC50 totale e al C50 di metano prodotti come percentuale della quantità misurata o calcolata di carbonio aggiunta come sostanza in esame.
Lo standard OCSE 311 valuta la potenziale biodegradabilità anaerobica delle sostanze chimiche organiche in condizioni simili a quelle dei digestori anaerobici, come quelli presenti negli impianti di trattamento delle acque reflue. Questo test è fondamentale per valutare l'impatto ambientale delle sostanze chimiche, in particolare dei tensioattivi utilizzati nei detergenti e nei prodotti per la pulizia, determinandone la capacità di biodegradarsi in un ambiente privo di ossigeno.
Questo test, un metodo standard sviluppato dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), è progettato per valutare la degradabilità dei composti organici da parte di microrganismi in condizioni anaerobiche, come nei digestori di fanghi di depurazione, nei sedimenti o nelle acque sotterranee. A differenza dei test di biodegradazione aerobica (ad esempio, la serie OCSE 301), che valutano la degradazione in presenza di ossigeno, lo standard OCSE 311 si concentra sugli ambienti anaerobici, dove metano e anidride carbonica sono i principali prodotti finali della degradazione. Questo test è particolarmente importante per la conformità a normative come l'Ecolabel dell'Unione Europea, che richiede che i tensioattivi siano biodegradabili sia in condizioni aerobiche che anaerobiche.
Questo metodo di prova funge da strumento di screening per determinare la biodegradabilità anaerobica finale, ovvero la completa scomposizione di un composto in molecole più semplici come metano, anidride carbonica e acqua. È adatto a un'ampia gamma di composti organici, comprese sostanze idrosolubili e insolubili in acqua come detergenti, tensioattivi, prodotti chimici industriali e polimeri.
Il test OECD 311 si basa sullo standard “ISO 11734 Qualità dell'acqua - Valutazione della biodegradabilità anaerobica "definitiva" dei composti organici nei fanghi digeriti - Metodo per la misurazione della produzione di biogas” sviluppato dall'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO) e comprende i seguenti passaggi fondamentali:
Il test OCSE 311 è ampiamente utilizzato nei quadri normativi per valutare il destino ambientale delle sostanze chimiche. È particolarmente importante per:
Sebbene il test OCSE 311 sia un potente strumento di screening, presenta alcune limitazioni:
Di conseguenza, lo standard OCSE 311 è uno strumento fondamentale per la valutazione della biodegradabilità anaerobica dei composti organici e fornisce dati essenziali per la valutazione del rischio ambientale e la conformità normativa. Simulando le condizioni dei digestori anaerobici, contribuisce a garantire che le sostanze chimiche, in particolare i tensioattivi, non persistano in ambienti anaerobici. Nonostante i suoi limiti, il test rimane un pilastro fondamentale dei test di sicurezza ambientale, con un lavoro continuo per sviluppare e migliorare le sue metodologie per soddisfare le moderne esigenze normative e scientifiche.
La nostra organizzazione, attiva da molti anni e attenta agli sviluppi scientifici e tecnologici a livello globale, si avvale di un team di professionisti esperti e di un'ampia infrastruttura per condurre test, misurazioni e analisi in un'ampia gamma di ambiti per aziende di tutti i settori. In questo contesto, forniamo anche servizi di test in conformità con la norma OCSE 311: "Biodegradabilità anaerobica dei composti organici nei fanghi digeriti: Misurazione della produzione di gas".
