
Nello standard "DIN 11885 Qualità dell'acqua - Determinazione di elementi selezionati mediante spettrometria di emissione ottica al plasma accoppiato induttivamente (ICP-OES)" sviluppato dall'Istituto tedesco per la standardizzazione (DIN), gli elementi disciolti in diversi tipi di acqua, ad es , acque grezze, potabili e di scarico, viene descritto un metodo per la determinazione degli elementi, degli elementi legati alle particelle (particelle) e del contenuto totale degli elementi sulla base dei seguenti elementi: alluminio, antimonio, arsenico, bario, berillio, bismuto, boro, cadmio, calcio, cromo, cobalto, rame, gallio, indio, ferro, piombo, litio, magnesio, manganese, molibdeno, nichel, fosforo, potassio, selenio, silicio, argento, sodio, stronzio, zolfo, stagno, titanio, tungsteno, vanadio, zinco e zirconio.
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Tenendo conto delle interferenze specifiche e aggiuntive, questi elementi possono essere determinati anche nelle digestione di acqua, fanghi e sedimenti (ad esempio digestione dell'acqua specificate nelle norme ISO 15587-1 o ISO 15587-2).
Il metodo descritto è adatto per concentrazioni di massa di particolato inferiori a 2 g/l nelle acque reflue. L'ambito di questo metodo può essere esteso ad altre matrici o quantità maggiori di particolato se si può dimostrare che ulteriori interferenze vengono prese in considerazione e corrette. Spetta all'utente dimostrare l'idoneità allo scopo. Le lunghezze d'onda consigliate, i limiti di quantificazione e le interferenze spettrali significative per gli elementi selezionati sono inclusi in una tabella fornita all'interno dello standard. In questa tabella sono elencati gli elementi e le interferenze spettrali più significative alle lunghezze d'onda consigliate per l'analisi.
Diversi tipi di effetti di interferenza possono contribuire a imprecisioni nella determinazione degli oligoelementi. Questi effetti sono:
Se è disponibile l'attrezzatura adeguata, è possibile eseguire la scansione della lunghezza d'onda per rilevare potenziali interferenze spettrali.
L'effetto delle interferenze di fondo può spesso essere compensato mediante correzione del fondo adiacente alla linea dell'analita.
Ai fini del presente standard si applicano i seguenti termini e definizioni:
La base del metodo descritto è la misurazione dell'emissione luminosa mediante una tecnica spettroscopica ottica. I campioni vengono nebulizzati e l'aerosol prodotto viene trasportato alla torcia al plasma dove avviene l'eccitazione. Gli spettri di emissione caratteristici sono prodotti dal plasma accoppiato induttivamente a radiofrequenza (ICP). Gli spettri vengono dispersi da uno spettrometro reticolare e le intensità delle righe vengono monitorate da un rilevatore. I segnali provenienti dai rilevatori vengono elaborati e controllati da un sistema informatico. Per compensare i contributi variabili del fondo nella determinazione degli elementi in tracce viene utilizzata un'appropriata tecnica di correzione del fondo.
